IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto che il consiglio comunale di Adrano (Catania), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 26 novembre 1989, presenta collegamenti diretti ed indiretti tra parte dei componenti del consesso e la criminalita' organizzata rilevati dal prefetto di Catania sulla base degli univoci riferimenti forniti dagli organi di polizia e dal rapporto del questore; Constatato che tali collegamenti con la criminalita' organizzata espongono gli amministratori stessi a pressanti condizionamenti, compromettendo la libera determinazione dell'organo elettivo ed il buon andamento dell'amministrazione di Adrano ed il regolare funzionamento dei servizi; Constatato che dal citato rapporto emerge che la contiguita' degli amministratori con la criminalita' organizzata crea una perdurante situazione drammatica nella vita amministrativa e politica dell'ente ed altresi' sfiducia generalizzata nella legge e nelle istituzioni da parte dei cittadini; Ritenuto che al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Adrano per il ripristino dei principi democratici e di liberta' collettiva; Visto l'art. 1 del decreto-legge 31 maggio 1991, n. 164, come convertito nella legge 22 luglio 1991, n. 221; Vista la relazione del prefetto di Catania del 18 settembre 1991 con la quale e' stato dato l'avvio alla procedura per lo scioglimento del consiglio comunale di Adrano ai sensi dell'art. 1, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 1991, n. 164, convertito nella legge 22 luglio 1991, n. 221; Vista la proposta del Ministro dell'interno la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 settembre 1991, alla quale ha partecipato il presidente della regione siciliana; Decreta: Art. 1. Il consiglio comunale di Adrano e' sciolto per la durata di diciotto mesi.